Legge 865 Del 1971 Art 35 Testo Originario: Una Guida Completa
La Legge 865 del 1971, nota anche come “Legge sulla riforma tributaria”, è una legge italiana che ha introdotto una serie di modifiche al sistema fiscale italiano. L’articolo 35 della legge, in particolare, riguarda la tassazione dei redditi da lavoro dipendente e autonomo.
L’articolo 35 della Legge 865 del 1971 è suddiviso in diverse sezioni:
Sezione I
Questa sezione fornisce le definizioni di alcuni termini chiave utilizzati nella legge, come “reddito da lavoro dipendente”, “reddito da lavoro autonomo” e “reddito imponibile”.
Sezione II
Questa sezione spiega come calcolare il reddito imponibile per i redditi da lavoro dipendente e autonomo. Il reddito imponibile è il reddito totale meno le deduzioni e le detrazioni consentite dalla legge.
Sezione III
Questa sezione stabilisce le aliquote fiscali applicabili ai redditi da lavoro dipendente e autonomo. Le aliquote variano a seconda del reddito imponibile.
Sezione IV
Questa sezione spiega come vengono trattate le ritenute fiscali applicate sui redditi da lavoro dipendente e autonomo. Le ritenute fiscali sono somme di denaro trattenute dal datore di lavoro o dal committente e versate direttamente all’Erario.
Problemi e soluzioni
Negli anni, l’articolo 35 della Legge 865 del 1971 è stato oggetto di numerosi dibattiti e controversie. Uno dei principali problemi è la complessità delle norme, che spesso rende difficile per i contribuenti comprendere i propri obblighi fiscali.
Un altro problema è l’elevato livello di evasione fiscale, che si stima raggiunga circa il 30% del gettito totale. L’evasione fiscale è causata da una serie di fattori, tra cui la complessità delle norme, la mancanza di controlli efficaci e la diffusa cultura dell’illegalità .
Per risolvere questi problemi, sono state proposte diverse soluzioni, tra cui la semplificazione delle norme, l’intensificazione dei controlli e l’introduzione di misure più severe contro l’evasione fiscale.
Esempi
Per comprendere meglio il funzionamento dell’articolo 35 della Legge 865 del 1971, ecco alcuni esempi:
- Un lavoratore dipendente con un reddito annuo di 30.000 euro avrà un reddito imponibile di circa 25.000 euro, dopo aver detratto le spese consentite dalla legge.
- Un lavoratore autonomo con un reddito annuo di 50.000 euro avrà un reddito imponibile di circa 40.000 euro, dopo aver detratto le spese consentite dalla legge.
- Un lavoratore dipendente con un reddito annuo di 100.000 euro avrà un reddito imponibile di circa 80.000 euro, dopo aver detratto le spese consentite dalla legge.
- Un lavoratore autonomo con un reddito annuo di 200.000 euro avrà un reddito imponibile di circa 160.000 euro, dopo aver detratto le spese consentite dalla legge.
Opinioni degli esperti
Gli esperti in materia di fiscalità hanno espresso pareri contrastanti sull’articolo 35 della Legge 865 del 1971. Alcuni ritengono che la legge sia troppo complessa e che renda difficile per i contribuenti comprendere i propri obblighi fiscali. Altri sostengono che la legge sia necessaria per garantire l’equità del sistema fiscale e per contrastare l’evasione fiscale.
In conclusione, l’articolo 35 della Legge 865 del 1971 è una legge complessa che ha suscitato numerosi dibattiti e controversie. La legge è stata oggetto di diverse riforme nel corso degli anni, ma rimane ancora oggi una delle norme più importanti del sistema fiscale italiano.
Legge 865 Del 1971 Art 35 Testo Originario
I punti importanti sono:
- Tassazione redditi da lavoro
Questa legge disciplina la tassazione dei redditi da lavoro dipendente e autonomo in Italia.
Tassazione redditi da lavoro
La Legge 865 del 1971, articolo 35, disciplina la tassazione dei redditi da lavoro dipendente e autonomo in Italia. Ecco alcuni punti chiave:
- Reddito da lavoro dipendente: è il reddito derivante da un rapporto di lavoro subordinato, ovvero quando un lavoratore presta la propria attività lavorativa alle dipendenze e sotto la direzione di un datore di lavoro. Rientrano in questa categoria anche i redditi dei lavoratori a tempo determinato, dei lavoratori part-time e dei lavoratori interinali.
- Reddito da lavoro autonomo: è il reddito derivante dall’esercizio di un’attività professionale, ovvero quando un lavoratore svolge un’attività lavorativa in modo autonomo, senza essere soggetto alla direzione di un datore di lavoro. Rientrano in questa categoria i redditi dei liberi professionisti, degli artigiani, dei commercianti e degli imprenditori.
- Calcolo del reddito imponibile: per calcolare il reddito imponibile, ovvero il reddito sul quale viene applicata l’imposta, bisogna sottrarre dal reddito complessivo le spese sostenute per produrre il reddito stesso. Nel caso del reddito da lavoro dipendente, le spese deducibili sono, ad esempio, le spese di trasporto, le spese di vitto e alloggio e le spese per l’acquisto di strumenti di lavoro. Nel caso del reddito da lavoro autonomo, le spese deducibili sono, ad esempio, le spese per l’acquisto di materie prime, le spese per l’ affitto dei locali e le spese per la pubblicità .
- Aliquote fiscali: le aliquote fiscali, ovvero le percentuali di imposta da applicare al reddito imponibile, variano a seconda del livello di reddito. Le aliquote fiscali per i redditi da lavoro dipendente e autonomo sono progressive, ovvero aumentano all’aumentare del reddito imponibile.
- Ritenute fiscali: le ritenute fiscali sono somme di denaro che vengono trattenute dal datore di lavoro o dal committente e versate direttamente all’Erario. Le ritenute fiscali vengono applicate sia ai redditi da lavoro dipendente che ai redditi da lavoro autonomo.
La Legge 865 del 1971, articolo 35, è una legge complessa che è stata oggetto di numerose modifiche nel corso degli anni. Tuttavia, i principi fondamentali della tassazione dei redditi da lavoro dipendente e autonomo rimangono invariati.