Ciao ragazzi, buongiorno a tutti e ben ritrovati sul mio blog. Il post di oggi è dedicato a Fabio De Andrè e nello specifico al suo album “In direzione ostinata e contraria”, uno dei miei preferiti in assoluto, uscito nel 1970, quindi qualche primavera fa per carità , ma sempre un disco dal sound molto gradito a parer mio e secondo voi? In questo post voglio condividere con voi il testo dell’album, ma non solo, ci saranno anche alcune mie considerazioni, sperando che voi concordiate con me.
Le canzoni dell’album
L’album è composto da 11 canzoni, ognuna con un suo significato profondo e particolare. I temi trattati sono, tra gli altri, la solitudine, l’amore, la protesta e la giustizia sociale. Tra le canzoni più famose dell’album ci sono “La guerra di Piero”, “Bocca di rosa”, “Il pescatore” e “Il testamento”. Beh non c’è da stupirsi sono dei veri must have.
La guerra di Piero e quello che ascolto io
La guerra di Piero è una canzone che parla della guerra del Vietnam. Il protagonista della canzone è un giovane soldato di nome Piero, che viene mandato a combattere in Vietnam contro la sua volontà . La canzone è un inno alla pace e alla nonviolenza. Cito un estratto della canzone: “Piero non sa che morire per niente non serve a nessuno”.
Bocca di rosa, un fiore tra le spine
Bocca di rosa è la storia di una prostituta dal cuore d’oro. La canzone è una ballata ironica e commovente, che racconta la vita di questa ragazza dal viso dolce ma vita altrettanto amara. Cito un altro estratto della canzone: ” Bocca di rosa, cipria e rossetto. Più ti guardo, più mi assomigli”.
Il pescatore, una vita semplice
Il pescatore è una canzone che parla della bellezza della vita semplice. Il protagonista della canzone è un pescatore solitario che vive in un piccolo villaggio di pescatori. È un uomo povero, ma è felice della sua vita. Cito un altro estratto della canzone: “E dà i retta vecchio amico, c’è una barca che affonda, appesantita dalle reti e dalle onde, ma non c’è nessuno a bordo”.
Il testamento, le parole del cuore
Il testamento è una canzone che parla della morte. Il protagonista della canzone è un uomo anziano che sta per morire. Egli lascia un testamento in cui chiede ai suoi figli di vivere in pace e armonia. Cito un altro estratto della canzone: “E ora che arriva l’autunno, coi giorni corti e le sere lunghe, io vi saluto e in eredità vi lascio quel po’ di bene che ho.”.
Problemi e soluzioni
L’album “In direzione ostinata e contraria” non ha particolari problemi. È un album ben fatto e che ha resistito al passare del tempo. Tuttavia, ci sono alcune critiche che sono state mosse all’album, tra le quali la mancanza di valore formativo. Nonostante le critiche, “In direzione ostinata e contraria” rimane un album importante della musica italiana. È un album che ha segnato un’epoca e che ha influenzato molti artisti successivi. Se proprio dobbiamo trovare una soluzione a questo possibile problema legato all’assenza di valore formativo, potremmo dire che ascoltarlo non fa male, non è mai tempo sprecato, anzi. Dopotutto si tratta di un album che ci aiuta a riflettere su temi importanti come la guerra, l’amore, la protesta e la giustizia sociale. A me aiuta molto riflettere ed educarmi su questi temi.
Conclusioni
Spero che il post sia stato di vostro gradimento. Fabio De André è uno dei miei cantanti preferiti e l’album “In direzione ostinata e contraria” è uno dei suoi album che apprezzo di più, sia dal punto di vista musicale che da quello del testo. Se non l’avete già fatto, vi invito ad ascoltarlo. Non ve ne pentirete. Grazie per aver letto il post, ci vediamo al prossimo.
